La Commissione europea punta a raddoppiare almeno i tassi di ristrutturazione nei prossimi dieci anni e a garantire che le ristrutturazioni portino ad un aumento dell’efficienza energetica e delle risorse.

 

 

La Commissione UE ha pubblicato ieri la sua Strategia per un’Ondata di ristrutturazioni in Europa al fine di migliorare il rendimento energetico degli edifici, mirando a raddoppiare almeno i tassi di ristrutturazione nei prossimi dieci anni e a garantire che le ristrutturazioni portino ad un aumento dell’efficienza energetica e delle risorse.

Attraverso la nuova Strategia sull’ Ondata di ristrutturazioni in Europa, la Commissione Europea intende migliorare la qualità della vita delle persone che vivono e utilizzano gli edifici, ridurre le emissioni di gas a effetto serra in Europa, promuovere la digitalizzazione e migliorare il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali. Entro il 2030, 35 milioni di edifici potrebbero essere ristrutturati e potrebbero essere creati altri 160.000 posti di lavoro verdi nel settore delle costruzioni.

Gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo energetico dell’UE e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Ma solo l’1 per cento degli edifici subisce ogni anno ristrutturazioni efficienti sotto il profilo energetico, per cui un’azione efficace è fondamentale per rendere l’Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. A tal riguardo, nel corso della conferenza stampa, i rappresentanti della Commissione hanno anche fatto riferimento al Superbonus 110%, attualmente in vigore in Italia fino a Dicembre 2021, come misura virtuosa a livello europeo.

Con quasi 34 milioni di europei che non possono permettersi di tenere riscaldate le loro case, le politiche pubbliche per promuovere un rinnovamento efficiente dell’energia sono anche una risposta alla povertà energetica, sostengono la salute e il benessere delle persone e contribuiscono a ridurre le loro bollette energetiche. La Commissione ha inoltre pubblicato ieri una raccomandazione per gli Stati membri sulla lotta alla povertà energetica.

La strategia darà priorità all’azione in tre settori: la decarbonizzazione del riscaldamento e del raffreddamento, la lotta contro la povertà energetica e gli edifici con prestazioni peggiori e la ristrutturazione di edifici pubblici come scuole, ospedali e edifici amministrativi. La Commissione propone di abbattere gli ostacoli esistenti lungo tutta la catena del rinnovamento – dalla concezione di un progetto al suo finanziamento e completamento – con una serie di misure politiche, strumenti di finanziamento e strumenti di assistenza tecnica.

La Renovation Wave non si limiterà a rendere gli edifici esistenti più efficienti dal punto di vista energetico e neutri dal punto di vista climatico, ma potrà innescare una trasformazione su larga scala delle nostre città e dell’ambiente costruito.

Articolo pubblicato su Casa & Clima.com il 15-10-20

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